martedì 29 marzo 2011

martedì 29 marzo 2011









martedì 29 marzo 2011
Vengono abbattuti alberi a cui sei un po' affezionato perché li hai visti crescere e svettare assieme a te, poi improvvisamente disturbano, o per le sue fronde oppure per le sue radici, questa cosa a me porta un po' di disturbo, mi genera una tristezza interna, come se qualcosa del mio intimo del mio vissuto venisse tagliato...
a tal scopo dedico a queste piante che non ci sono più, a tutti gli abitanti che vi erano sopra la poesia qui sotto.


LA QUERCIA CADUTA
Dov'era l'ombra, or sé la quercia spande
morta, né più coi turbini tenzona.
La gente dice: Or vedo: era pur grande!
Pendono qua e là dalla corona
i nidietti della primavera.
Dice la gente: Or vedo: era pur buona!
Ognuno loda, ognuno taglia. A sera
ognuno col suo grave fascio va.
Nell'aria, un pianto… d'una capinera
che cerca il nido che non troverà. 
Giovanni Pascoli

Alcuni dei miei ricordi in questi giorni sono stati tagliati.
Giuliano 


lunedì 28 marzo 2011

Il mio paesello




    




lunedì 28 marzo 2011
Buongiorno, in questo lunedì primaverile fra tuoni e lampi, inserisco un commento ma che è più una precisazione inerente al sito di fotografia.
www.giulianocorti.it  ho aggiornato anche la galleria "Il mio paesello" con foto che potrebbero portare a pensare: cosa c'entrano queste con il PAESELLO? La mia intenzione per questa galleria, non è solo inserire foto del paese dove sono nato e vivo, ma "Il mio paesello" io lo interpreto nel “senso" più grande che si possa pensare; ognuno di noi, se poi fa una riflessione andando in giro, si guarda intorno e si ritrova in un posto che è un” suo paesello” in qualsiasi parte del mondo si trovi. Ecco perché le foto in questa galleria sono si di dove abitualmente mi trovo, ma anche foto che portano ad un piccolo orticello nel mondo.


Buone e serene giornate.


Giuliano

martedì 8 marzo 2011

8 marzo 2011









8 marzo 2011 Festa della Donna

" ... stamani dormivo tanto bene, un ereno manco le sette che entra il mì marito con ceppo di mimose e na tazza di caffellatte cò le Marìe. "bongiorno cara ... aguri ..." apro prima nocchio, poi quell'altro, lo miro, e gni dico "Dììììì, ma hai già bevuto"? e lui, con un sorisino ebete su quel muso raggrinzito, mi fà "oh che bevuto e bevuto. il cioncio me lo sò finito ieri sera. tò fatto l'aguri perchè oggi è la festa de la donna"!! Diiiiii ... mè preso un colpo di cristi!! aguanto il guanciale e gne lo tiro. gni schizza tutto il caffè e li biscotti pe la tera ... "popò di sudisciume", gni dico collocchi di fori .. ho passato na nottata cò na coleca cun ho chiuso occhio ... un ti sì manco degnato di nulla e mi veni a sveglià pè fammi l'aguri, cun me li fai mai, nè quando finisco l'anni, nè pe l'anniversari." Gnò fatto venì la tremarella, perdie ... "Sfacciato, maleducato cun sì altro ... invesce di venimmi a rompe li coglioni, lavemi li piatti chè da ieri che sò sull'acquaio, cun maguanto ritta!!" E' camminato di là a culo aperto!! ... e mentre andava di là, io con gargarozzo così .. "Altro che festa de la donna, lo sai le mimose 'nde te le devi mette!! ... La festa de la donna e anco dellomo, deve esse tutti li giorni ..." Dopo il furione, mezza cionca, sò andata di là, ... me l'aveva anco asciugati, li piatti!! oh cazzo tè!!

Con i miei auguri a tutte le Donne.

Giuliano

martedì 1 marzo 2011

1 marzo 2011 cambiamenti








1 marzo 2011

Buongiorno,oggi cambiamenti in giro, la sezione "About me" del mio sito l'ho cambiata mettendo un mio pensiero in merito alla fotografia, non è tutto merito mio, ho avuto un grande aiuto dal mio Writer, dal mio spirito guida.

Posto qui sotto un pensiero che sento molto vicino, tratto dal libro di Isabel Allende Ritratto in seppia.

"Un oggetto o un corpo dall’aspetto comune, se osservati con vera attenzione, si trasformano in qualcosa di sacro. La macchina fotografica può rivelare i segreti che l’occhio nudo o la mente non colgono, sparisce tutto tranne quello che viene messo a fuoco con l’obiettivo. La fotografia è un esercizio d’osservazione e il risultato è sempre un colpo di fortuna: tra le migliaia di negativi che riempiono diversi cassetti del mio studio quelli eccezionali sono veramente pochi. La macchina fotografica è uno strumento semplice, anche il più stupido può usarla, la sfida consiste nel creare attraverso di essa quella combinazione tra verità e bellezza chiamata arte. È una ricerca soprattutto spirituale. Cerco verità e bellezza nella trasparenza di una foglia d'autunno, nella forma perfetta di una chiocciola sulla spiaggia, nella curva di una schiena femminile, nella consistenza di un vecchio tronco d'albero e anche in altre sfuggenti forme della realtà. Alcune volte, mentre lavoro su un'immagine nella mia camera oscura, fa la sua comparsa l'anima di una persona, l'emozione di un evento o l'essenza vitale di un oggetto, e allora il cuore mi trabocca di felicità e libero il pianto, non riesco a farne a meno. Sono queste le rivelazioni cui aspira il mio lavoro. [...] L'essenziale è spesso invisibile; è solo il cuore, e non l'occhio, a poterlo cogliere; ma la macchina fotografica a volte sfiora tracce di quella sostanza.”
Isabel Allende - Ritratto di seppia

Buone giornate a tutti.
Giuliano